Il Gruppo Batarnù nasce nel 1997, dal Centro sociale Gancia a Paternò (CT) dove si promuovono iniziative culturali all'insegna della libera espressione artistica; da quell'esperienza la costituita associazione si indirizza prevalentemente alla ricerca teatrale, formandosi attraverso numerose collaborazioni e stage formativi con artisti e attori di varia provenienza, collaborando in particolare con il regista Gioacchino Palumbo del Teatro del Molo 2 in alcuni progetti di teatro dei luoghi. In questi primi anni la compagnia avvia la sperimentazione nel teatro di strada, cominciando ad utilizzare trampoli, giocoleria ed effetti di fuoco e producendo numerosi spettacoli tra piéce teatrali, performance di circo di strada e animazione, oltre ad organizzare mostre, rassegne ed eventi culturali. 

Particolare attenzione fin da queste prime esperienze è dedicata a progetti di valorizzazione di luoghi storici a fini di turismo culturale, in collaborazione con enti di gestione dei beni culturali e di sviluppo turistico, per la promozione del patrimonio storico, archeologico e architettonico siciliano.

 

Negli anni la compagnia approfondisce lo studio del teatro giullaresco medievale e rinascimentale, rielaborando i testi antichi a partire da Ciullo D'Alcamo fino alle rielaborazioni del premio Nobel Dario Fo; al contempo cresce l'interesse per la musica medievale e per le rievocazioni storiche, grazie alla preziosa collaborazione con Giuseppe Severini, maestro liutaio e musicista, e agli incontri con Mabel Villagra Romero, medievista madrilena, e Bruna Gondoni, esperta di danze antiche, interesse che si sviluppa in seguito grazie alla sperimentazione sul campo, nelle innumerevoli feste medievali e rievocazioni storiche alle quali la compagnia ha partecipato in tutti questi anni di attività, e nei progetti di rievocazione storica che ha curato e organizzato direttamente.

 

Parallelamente è portata avanti la ricerca sul teatro di strada spettacolare, affiancando all'azione teatrale e alla musica dal vivo, le arti circensi, le danze sui trampoli, l'uso di maquine sceniche e strutture mobili, e infine le coreografie di giochi di fuoco, per la produzione di spettacoli d'impatto nei quali i miti e le leggende rivivono tra epica e testi classici, teatro dei luoghi e performance di strada, tra cunto popolare e ricerca storica.

 

La compagnia è composta da artisti poliedrici che dalla musica, dal teatro, dalla giocoleria e dall'acrobatica,  traggono le risorse per un lavoro collettivo che mette in relazione i diversi apporti in un unico progetto artistico e teatrale.

 

L'attività della compagnia è oggi orientata in tre direzioni:

 

  • La riproposizione dell'arte dei cantastorie e della musica popolare siciliana;
  • La produzione di spettacoli e performance d'impatto con acrobazie su trampoli e coreografie di giochi di fuoco;
  • L'animazione giullaresca, i progetti di rievocazione storica e di valorizzazione dei beni culturali attraverso l'animazione teatrale.

 

In tutti questi anni, il gruppo ha alternato l’attività di produzione spettacoli a quella di formazione, dedicandosi alla realizzazione di laboratori teatrali, audiovisivi e di arti di strada per ragazzi, in collaborazione con Enti e Scuole, utilizzando in progetti di recupero della dispersione scolastica, di prevenzione del disagio in quartieri a rischio e di animazione con disabili, la formazione teatrale come strumento per la crescita personale e collettiva, nei processi di inclusione sociale e rafforzamento delle identità culturali. Ha svolto inoltre corsi professionalizzanti di animazione turistica e per l’infanzia, e progetti di stage sulla educazione di strada. Numerose sono state anche le collaborazioni con biblioteche e scuole nei progetti di promozione alla lettura dei più piccoli. Il gruppo si è inoltre occupato di audiovisivi, collaborando alle varie fasi di realizzazione di cortometraggi, videoclip, spot e documentari, con registi e produttori nazionali.

 

 

Il progetto Batarnù è stato in questi anni, e vuole essere ancora, un luogo di ricerca artistica e culturale, di contaminazione tra le forme popolari dell'arte teatrale e la sperimentazione dei linguaggi contemporanei, un luogo di formazione per giovani artisti, un'idea in movimento che dalle falde dell'Etna si irradia, spettacolando di strada in strada.